iniziamo col dire cosa sono le perle, un gioiello "vivente", o meglio un prodotto naturale spontaneo o coltivato dall'uomo, raro e prezioso che da sempre viene impreziosito in gioielleria, per esaltare la bellezza delle donne o uomini che le indossano.
più tecnicamente le perle sono "un prodotto concrezionato a composizione essenzialmente carbonatica, generato all'interno di specifici molluschi, per reazione, alla presenza di un corpo estraneo nell'organismo, quindi considerato materiale biogenico". Le perle dunque sono di origine organica, formatesi in molluschi di acqua dolce o salata.
La perla è un corpo privo din spigoli vivi, costituito da strati cristallini di carbonato di calcio, (essenzialmente aragonite), sovrapposti ad embrice, concentrici e ingabbiati in una rete tridimensionale di conchiolina.
bene ora che sappiamo "tecnicamente" cosa sono le perle, conosciamo come sono arrivate sino a noi, come sono state tramandate le tecniche per ottenere negli corso degli anni perle sempre più belle e rare....
in realtà il termine perle è molto più recente di quello che si pensi, i greci e romani non erano a conoscenza di questo termine, loro le chiamavano comunemente " margarita". Plinio il Vecchio, chiamò Perna un mollusco del mar nero, mentre solo nel medioevo emerse il, termine popolare perla, derivante probabilmente da pirula o perula ( piccola pera), o dal latino "spherula" (piccola sfera).
il testo di storia più antico che cita le perle risale al 2500 A.C., nonostante si dica che in india ci fu un gran commercio di perle, le prime perle citate in un testo storico risale solo al II sec. D.C., quando il Golfo di Mannar (Sri Lanka) venne citato per la prima volta come "il luogo dove si trovano le perle".
Anche i persiani furono tra i primi ad utilizzare le perle, soprattutto fra i reali, come oggetto mistico-ornamentale, come il filo di perle Persiano ritrovato nel 1901, ed esposto al museo del Louvre a Parigi, un filo di 216 perle, rinvenuto a Susa nel palazzo d'inverno dei re, che risale al V - VI sec. A.C.
In Italia come in alcuni altri paesi del vecchio continente, si raccontano svariate storie sulle perle, alcune di queste legate alla scaramanzia. Si dice, infatti, che siano una goccia di rugiada caduta all'interno di una conchiglia. In caso si le si voglia donare a qualcuno, si dovrebbero regalare in numero pari e farsi ripagare con una moneta come gesto scaramantico. anche se molti non credono a queste storie, ama anzi si dice anche in Italia che le perle siano il massimo segno d'amore e passione, in Cina di saggezza e potere, in Giappone di purezza e sincerità, paese che vai storie che trovi...
Ma dove si formano le perle? e come sono fatti i molluschi?
Le perle si formano all'interno dei molluschi, andiamo a vedere come sono formati e come si formano le perle nello specifico.
Struttura di un mollusco:
1) strato più esterno, ovvero guscio o periostraco PE - costituito da conchiolina, un polisaccaride azotato, materiale organico rigido affine al tegumento chitinoso degli insetti. la conchiolina è opaca insolubile in acqua, alcool ed etere.
2) ostraco OS - è costituito da prismi esagonali di calcite, disposti perpendicolarmente agli strati di conchiolina, un sostanza che svolge la function di collante.
3) ipostraco IP - è costituito da carbonato di calcio, sotto forma di aragonite in cui cristalli disposti regolarmente sono immersi nella conchiolina che svolge sempre la finzione di collante. l'ipostraco è comunemente indicato con il nome di "MADREPERLA"
4) mantello\epitelio esterno EE - costituito da cellule epiteliali che si trovano direttamente a contatto con il guscio e che secernono la madreperla (conchiolina e carbonato di calcio). - NB: "mantello o pallio è un lembo cutaneo che si trova tra il guscio e il copro dell'animale. è costituito da tre stati 1)Epitelio esterno, 2)tessuto connettivo ed 3)epitelio interno."
4\2) tessuto connettivo TC - la parte muscolare intermedia costituita da fibre lisce unicellulari speso ramificate e unite in un tessuto che talora ha consistenza cartilaginea.
4\3) epitelio interno EI, sacco viscerale, branchie - è formato da cellule epiteliali che sostituiscono l'apparato respiratorio dell'animale.
5 piede
6 reni
7 cuore
infine la "cerniera" in caso di molluschi protetti da due conchiglie invece che da una unica, è quella parte che tiene insieme le due parti di guscio dell'animale.
Approfondimenti:
La specie di mollusco la si individua dall'impronta che lascia internamente.
esattamente il phylum dei molluschi è il secondo più grande del regno animale.
all'incirca si conoscono 110.000 specie di molluschi, tra mari, acque dolci e terraferma.
le perle non vanno mai messe a contatto con acqua di mare in quanto disidraterebbe la perla al suo interno, anche se nascono in mare non vengono mai a contatto con l'acqua marina.
anche profumi e sudore contribuiscono notevolmente al degrado della perla.
ma i molluschi che interessano a noi sono quelli perliferi a corpo molle, e si suddividono in tre grandi classi:
1) LAMELLIBRANCHI O BIVALVI
2) GASTERPODI
3) CEFALOPODI
la caratteristica in comune è di avere appunto un corpo molle protetto da una conchiglia unica o da due o conchiglie detti bivalvi.
si differenziano nei tre gruppi in base al loro modo di locomozione, e dalla tipologia e forma della conchiglia.
come si formano le perle?
la presenza di un corpo estraneo all'interno del mollusco perlifero, che penetra attraverso i vari strati del mollusco entrando in contatto tra il guscio ed il mantello, passando per i vari strati interni del mollusco quali periostraco, ostraco, ipostraco, per il mollusco scatta un forma di difesa per se stesso, arrivando il copro estraneo fino al tessuto connettivo, il mollusco tende ad isolarlo ricoprendolo con strati di carbonato di calcio e conchiolina, ovvero la perlagione e il nacre, ed il risultato finale sarà una perla.
la struttura cristallina finale che si forma dei cristalli di aragonite è tipica e influisce notevolmente sui particolari effetti ottici di riflessione, rifrazione, interferenza e diffusione che nel loro insieme costituiscono l'Oriente, fenomeno importantissimo per la valutazione e distinzione della qualità delle perle.
le perle sono di origine naturale sia spontanee che coltivate, se prodotte da un mollusco vivente, la differenza influisce molto sulla loro la rarità e il loro valore commerciale.
le perle spontanee solitamente si formano per via del fatto che corpi estranei come parassiti o larve, penetrano nel mollusco o molto più raramente frammenti del guscio dello stesso mollusco o granuli di sabbia finissima vanno a finire all'interno del mollusco. Queste sono davvero molto rare e in quei casi anche costosissime se di buona qualità.
Per le perle coltivate invece, si tratta di tutte quelle perle che si formano grazie all'intervento dell'uomo che proprio operando il mollusco con bisturi, va ad innestare, inserire, un nucleo (di madreperla solitamente ma anche di altri materiali) facendo cosi ricoprire quest'ultimo dal mollusco con conchiolina e aragonite, ed ottenendo le perle. il mollusco può rigettare più volte il nucleo successivamente all'intervento.
i tempi per ottenere una perla di medie-discrete dimensioni vanno da 6 mesi minimo, a più di 3 anni, le percentuali di mortalità per colpa di uragani e mareggiate sono molte alte, per questo per ottenere un filo di perle calibrate di ottima qualità ci si può impiegare anche decenni, e anche da questo è dovuto il loro costo altissimo, oltre ai costi per allevarle e curarle essendo esseri viventi e ammalandosi come chiunque altro. senza contare i costi di ricerca per ottenere materiale sempre migliore. solitamente da ogni mollusco si ottengono da 1 a max 3 perle di dimensioni e qualità da gioielleria, perciò anche questo influisce molte sui costi finali. mentre per alcuni molluschi come i molluschi produttori di perle keshi, possono produrre anche fino a 60 perle alla volta... più avanti approfondiremo.
Ma come si chiamano i molluschi che le producono? dove vivono? in quali mari? e soprattutto che caratteristiche hanno?
di seguito vi riporto 3 tabelle semplificate per spiegare i nomi e le caratteristiche
1 - LAMELLIBRANCHI:
i lamellibranchi sono cosi chiamati per l'aspetto delle loro branchie, a lamelle, sono infatti animali acquatici prevalentemente marini.
sono anche noti come bivalvi, perché la loro conchiglia è divisa in due parti, unite appunto dalla cerniera. il loro corpo e bilaterale e simmetrico, rivestito da un mantello che lascia aperti alcuni orifizi che rappresentano sifoni anali e branchiali.
se ne conoscono fino a 20.000 specie, per la maggior parte della famiglia delle Pteridaee.
le caratteristiche da osservare maggiormente, le quali sono importanti per la distinzione dei molluschi sono: l'habitat in cui si trova, le dimensioni massime delle valve ed il colore della madreperla.
le specie sotto riportate sono quelle produttrici di perle.
CLASSE | FAMIGLIA | GENERE | SPECIE | DIMENISONE DIAM. MAX MOLLUSCO | COLORE LABBRA | LUOGO FORMAZIONE | COLORE PERLE | DIAMETRO MEDIO PERLE | ORIENTE |
LAMELLIBRANCHI | PTERIIDAE | PINCTADA (o pteria) | MAXIMA | 30 CM | DORATE - NERE - ARGENTATE (solo coltivate) | AUSTRALIA - FILIPPINE | ORO - NERE - ARGENTO | FINO A 17\19MM | SI |
MARGARITIFERA (CUMINGI) | 20\25 MAX 30 CM | NERE | MARI DEL SUD (mar rosso, austrlia, polinesia..) | NERE - NERO\ARGENTATO | FINO A 15\17MM | SI | |||
FUCATA MARTENSI (AKOYA) | 15 CM | BIANCO - ROSATO | GIAPPONE (costa pacifica) | BIANCO\ROSATO - BIANCO\AZZURRO | FINO A MAX 13MM | SI | |||
MAZATLANTICA "perle di Cortez" | 20 CM | BRUNO - GRIGIASTRO | OCEANO PACIFICO (baia di california, fino al perù) | BASE NERA - SFUMATURE IRIDESCENTI | 13-15 MM | SI | |||
STERNA | 13 CM | "ARCOBALENO" GRIGIO CHIARO CON IRIDESCENZE | OCEANO PACIFICO (baia di california, fino al perù) | NERE CON IRIDESCENZE VIOLA VERDI ROSA AZZURRE | 13 - 15 MM | SI | |||
RADIATA | 8 CM | QUASI INTERAMENTE BIANCA | SRI LANKA | BIANCO - CREMA - GRIGIO ARGENTO - GIALLO | MENO DI 2 MM | SI | |||
PENGUIN "ala di pinguino" | D 20 A 30 CM | ROSATE | INDO - PACIFICO | BIANCO\ROSATE | 13 MM | SI | |||
PINNIDAE | PINNA | NOBILIS "nacchera" | 65 CM | BRUNO LUCENTE | MAR MEDITERRANEO | BRUNO - BIANCO1GRIGIASTRO - ARANCIONI - ROSSASTRE FINO AL '900 | RISCHIO ESTINZIONE - CAUSA INQUINAMENTO | NO | |
TRIDACNIDAE | TRIDACNA | GIGAS | 1,5 MT 300 KG | BIANCHE | MALAYSIA - INDONESIA - AUSTRALIA | "CLAM PEARL" BIANCASTRE | GIGANTI - RISCHIO VULNERABILITÁ | NO | |
TASSONOMICA | PLACUNIDAE | PLACUNA PLACENTA | 15 CM | BIANCHE | GOLFO DI ADEN, FILIPPINE | BIANCASTRE - MOLLUSCO EDIBILE | FINO A 4\5 MM DI PICCOLE DIMENSIONI | NO | |
PECTINOIDEA | PECTINOIDAE | PECTEN | 12-14 CM | ARANCIO ROSSASTRE | AMERICA CENTRALE - BASSA CALIFORNIA | PERLE SCALLOP COLORE MACULATO A SECONDA DEL COLORE DEL GUSCIO - DA ARNACIO A ROSSO STRIATE - MOLLUSCO EDIBILE | FINO A 40 CT - MOLTO GRANDI E DI DIVERSE FORME IRREGOLARI | NO | |
MYTILIDAE | MYTILUS | MYTILUS EDULIS "COZZA" | 5 - 10 CM | BIANCO \ GIRGIO -AZZURRO - BLU SCURO | NORD ATLANTICO - MAR MEDITERRANEO - NORD PACIFICO | BIANCO GRIGIASTRO - VIOLA -BLU - NERO CON SFUMATURE DI BLU | PICCOLE QUALCHE MM | NO | |
VENERIDEA | MERCENARIA | MERCENARIA MERCENARIA "VONGOLA" | 3 - 5 CM | BIANCO PALLIDO SFUMATURE VIOLACEE | ATALNTINCO NORDAMERICANO DAL CANADA ALLA GEORIGIA - MAR EDITERRANEO E ADRIATICO - MAROCCO ATLANTICO ORIENTALE - ISOLE BRITANNICHE | BIANCO - VIOLA SCURO - VIOLA ROSATO - BRUNO | PICCOLE QUALCHE MM | NO |
2 - GASTEROPODI:
se ne conoscono circa 80.000 specie differenti, sono caratterizzati da un corpo asimmetrico avvolto da una conchiglia dorsale unica, arrotolata a spirale. il loro spostamenti è dovuto al loro organo locomotore chiamato "piede". spesso hanno un opercolo o "tappo", di chiusura della valva.
le specie sotto riportate sono quelle che occasionalmente producono perle.
CLASSE | FAMIGLIA | GENERE | SPECIE | DIMENISONE DIAM. MAX MOLLUSCO | COLORE CONCHIGLIA | LUOGO FORMAZIONE | COLORE PERLE | DIAMETRO MEDIO PERLE | ORIENTE |
GASTEROPODI | STROMBOIDAE | LOBATUS (Strombus) | GIGAS | 30 CM E FINO A 3 KG DI PESO | produce concrezioni calcaree, non madreperlacee, TIPICAMENTE ROSA, ROSA-ARANCIATO | OCEANO INDIANO DEI CARAIBI, (principalmente ricercato per scopi alimentari) | produce le famose CONCH PEARL, o PERLE DI STROMNUS, tipica fiammatura, di forma ovale | 3 MM DI MEDIA | NO |
VOLUTIDAE | MELO | MELO (Volutes | DA 17 A 27 CM | BRUNO-ARANCIATO, ARANCIONE, CREMA | VIETNAM , MYANMAR, CINA E FILIPPINE | ARANCIO-BRUNO A VIOLTE BIANCO STRIATO | 5 - 8 MM | NO | |
VOLUTIDAE | MELO | MELO amphora | DA 30 A 50 CM | BRUNO-ARANCIATO, ARANCIONE, CREMA | NORD\EST AUSTRALIA | ARANCIO-BRUNO A VIOLTE BIANCO STRIATO | DA 8 A 30 MM, MASSA DA 5,55 ct a 201,25 ct (la più grande ritrovata era di 232,54ct) | NO | |
HALIOTIDAE | HALIOTIS | GIGANTEA | DA 8 A 20 CM | ARCOBALENO IRIDESCENTE CON PREVALEZE DEL BLU VIOLA VERDE GIALLO E ROSA | GIAPPONE, COREA, NUOVA ZELANDA, AUSTRALIA E USA | MOLTO DIFFICILE PRODURRE PERLE, PER ORA SOLO BLISTER E MABé | - | - | |
TURBINIDAE | TURBO | PHETOLATUS | MAX 10 CM | ZONATURE DAL VERDE, VERDE-BRUNO, BRUNO, | MARI TROPICALI DELL'OCEANO PACIFICO | NON SI CONOSCONO PERLE PRODOTTE DA TURBO , ma per via del suo OPERCOLO, con zonature che rocordano un'occhio, viene soprannominato "occhio di Santa Lucia", le perle dette di Maona in realtà sono il suo OPERCOLO | - | - | |
TORCHIDAE | TROCHUS | 10 CM | BIANCA CON IRIDESCENZE - DIPENDE DALLE ZONE OGNUNA HA IL SUO COLORE TIPICO | DALL'OCEANO INDIANO AL SU\EST ASIATICO AL SUD DEL PACIFICO - MOLTO DIFFUSO | NON NE PRODUCE - UTILE INVECE LA SUA MADREPERLA PER CREARE NUCLEI | - | - |
3) CEFALOPODI:
sono quelli più evoluti e specialization, non hanno un numero di specie differenti elevato, le più note furono le Ammoniti, di notevole importanza tra i Nautilodei, comparsi per la prima volta già nel periodo Cambriano.
sono composti da una conchiglia esterna spiralata, suddivisa in camere, il loro organo di locomozione è aderente al substrato, il quale si è trasformato in parte in sifone per irrigazione di acqua delle branchie e la propulsione mediante espulsione di acqua, in parte invece in tentacoli con o senza ventose.
CLASSE | FAMIGLIA | GENERE | SPECIE | DIMENISONE DIAM. MAX MOLLUSCO | COLORE CONCHIGLIA | LUOGO FORMAZIONE | COLORE PERLE | DIAMETRO MEDIO PERLE | ORIENTE |
CEFALOPODI | NAUTILIDAE | NAUTILUS | POMPILIUS | 20 CM | CHIARO BIANCO\PANNA CON VENATURE ROSSE | DALLE ISOLE FIJI ALLA NUOVA GUINEA | MADREPERLA COLOR CREMA - PERLE SONO MOLTO RARE ECCEZIONALI SE SFERICHE A STRUTTURA FIAMMATA, COLROE BIANCO CREMA | - | - |
PERLE COLTIVATE:
"Con il termine perle coltivata intendiamo un prodotto concrezionato a composizione carbonatica generato entro centri molluschi, in seguito all'intervento umano, ( diretto o indiretto), nelle parti vitali dell'organismo."
il nome più importante nella cultura delle perle è sicuramente quello di Kokichi Mikimoto, che dedicò la sua vita allo studio, sviluppò il metodo di coltivazione delle perle per innesto. Fu il primo commerciante di perle come lo intendiamo ai giorni nostri, aiutando inoltre molte donne con la loro posizione lavorativa e economica, assumendole per la gestione delle prime coltivazioni, per poi farle crescere e formandole, dando alle donne una posizione sociale migliore. i suoi successi consentirono al giapponese di instaurare un'egemonia che tutt'oggi continua.
nel 1888 Mikimoto sviluppò il primo allevamento di molluschi perliferi. nel 1893 le prime 5 perle coltivate semi-sferiche, dando di fatto inizio alla coltura come la intendiamo oggi. nel 1896 ottenne il primo brevetto sotto il nome di " pearl foundation". tutta via nel 1093 furono i suoi dipendenti il carpentiere Tatsuhei Mise e nel 1907 lo zoologo Tokichi Nishikawa, ad ottenere delle perle perfettamente sferiche.
i due raggiunsero un compromesso nel 1908, depositando un brevetto che prevedeva l'innesto di un nucleo sferico di madreperla e un frammento di tessuto epiteliale, brevetto tutt'ora in uso. Mikimoto poi ne acquistò i diritti sviluppandolo nei suoi laboratori, fino ad affinarlo al meglio.
dopo aver avuto problemi commerciali per la difficile distinzione di una perla coltivata e una spontanea, ai tempi svilupparono dei metodi veloci per la loro distinzione e da qual momento la produzione e commercializzazione delle perle coltivate preso molte bene piede nel mondo.
TIPOLOGIA DI PERLE COLTIVATE
1) SFERICA TRADIZIONALE: sono tutte quelle perle prodotte con innesto di un nucleo sferico di madreperla all'interno del mollusco, nella parte riproduttiva.
2) BLISTER: Vengono prodotte da molluschi che sono già stati innestati, quali Pinctada maxima, margaritifera, margaritifera cumingi, o da Haliotis di acqua dolce o anche da Hyriopsis cumingi.
la produzione avviene al limite del ciclo produttivo, o se un mollusco ha già rigettato l'innesto del nucleo più volte non volendo in alcun modo accettarlo per produrre perle.
un nucleo generalmente di 3\4 sferico viene fissato tra il guscio ed il mantello i quali vengono successivamente rimessi in mare.
solitamente un discreto spessore lo si ottiene in 2 anni, poi viene rimossa lucidata nella porzione rimasta a contatto col guscio.
generalmente vanno da 10 a oltre 20 mm. le fattorie che le producono sono nelle Filippine, sotto la guida di tecnici giapponesi.
3) KESHI:
Sono perle senza nucleo che si formano accidentalmente a causa dell'uomo in un certo mollusco che p già stato innestato, il temine "keshi" significa seme di papavero in giapponese, e queste possono formarsi solo nel caso sussistano le seguenti condizioni:
1 - il mollusco ha rigettato il nucleo, ed il frammento di epitelio rimane al suo interno, ricoprendolo dando vita alle perle dette " senza nucleo"
2 - alcune cellule del tessuto epiteliale inserito insieme al nucleo di madreperla si staccano e finiscono nelle gonadi, proliferando e stimolando la produzione di perle irregolari
3 - il frammento di tessuto epiteliale non è stato inserito bene a contatto con il nucleo, quindi forma un sacco perlifero indipendente, nel quale si sviluppa altro materiale perlaceo.
4) MABÈ:
Le perle Mabé sono un materiale composito, per il quale si utilizzano la P. maxima margaritifera, cumingi, P. penguin e del grande haliotis, al limite del loro ciclo riproduttivo, siccome questa tecnica porta ad un danneggiamento irreparabile della conchiglia. il più conosciuto è composta da 4 parti:
1 strato sottile di perlagione di forma convessa
2 corpo interno di madreperla
3 collante
4 madreperla.
le dimensioni solitamente vanno da un diametro di 13 a 16 mm.
le perle di "osmena" sono mabè ricavate dalla parte di incurvata della conchiglia del mollusco Nautilus.
Nuclei:
i nuclei tradizionali in madreperla vengono realizzati dalla madreperla di questi 3 molluschi, oltre al frammento di tessuto epiteliale:
1 Pleurobema cordatum (mollusco d'acqua dolce)
2 lamprotula leai (mollusco d'acqua dolce)
3 trochus ( gasteropode marino)
i molluschi per essere innestati devono aver raggiunto almeno un dimetro minimo di 7 cm nei tempi di coltivazione, pinctada fucata martensi dovevano aver raggiunto almeno 3 anni di vita e 15 cm di dimetro. i molluschi sono prelevati dall'acqua e selezionati nel più breve tempo possibile. successivamente al loro innesto devono rimanere in vasche, in panieri in gruppi da 10 per almeno 6 settimane sotto osservazione, prima di essere rimessi in mare. i molluschi che sopravvivono vengono poi spostati in altri panieri, i quali vengono poi fissati alle zattere in mare, ad ogni zattera vengono fissati da 5 a 15 panieri, per un massimo di 180 molluschi. I molluschi con temperature interno ai 13°C rallentano la loro crescita, se la temperatura scende sotto gli 8°C per un tempo prolungato possono anche morire, la temperatura ottimale per la crescita del mollusco e quindi delle perle è tra i 23 e i 30 gradi.
in media ogni operatore innesta dai 300 ai 1000 nuclei al giorno. questi vengono effettuati in primavera quando i molluschi vengono riportati nelle baie dalle zone di riposo invernali.
Alla fine dopo un periodo che varia da 6 a 36 mesi, a volte anche oltre, nel periodo invernale in cui si raccolgono, solo il 40% del raccolto di presenta sfruttabile commercialmente, e solo il 5% è di ottima qualità.
Valutazione delle perle:
la valutazione generale si base su 6 fattori, ma una valutazione commerciale completa, seria e approfondita, è possibile solo su basi di notevole esperienza professionale.
quello che si deve andare a denotare per la valutazione è il seguente:
1 Dimensioni
2 Forma
3 Colore e grado di omogeneità
4 Aspetto della superficie
5 Oriente
6 Spessore della perlagione
1) Dimensioni:
vengono misurate in millimetri in caso di perle sferiche si indicherà una sola dimensione, in caso di perle con forme diverse si indicherà la dimensione minima e la massima.
la perla inoltre, viene pesata in carati, per i lotti tecnicamente si utilizzano termini specifici quali Mommè = 3,75gr = 18,75ct ( 1 ct è 1/5 di gr), Kan = 1000 Mommè, in passato si utilizzava anche il termine grano = 0,25ct, oggi per specificare il peso si utilizzano i carati.
2) Forma:
ne esistono di ogni tipo, per riassumere le terminologie più usate, useremo la seguente tabella:
FORMA | MODIFICAZIONE |
SFERICA | MEZZA PERLA |
3/4 (RE QUARTI) | |
4/5 (QUATTRO QUINTI) | |
SUBSFERICA | |
ANELLATA (POSSIBILE ANCHE SU ALTRE FORME) | |
ALTRE FORME | |
SUBSFERICA | |
OVALOIDE | |
A BOTTONE | |
A GOCCIA | |
A PERA | |
GEMELLA | |
FANTASIA | |
SEMI BAROCCA | |
BAROCCA |
3) Colore e sfumatura:
il colore di una perla è definito dal colore di base e dalla sfumatura.
il colore di base viene osservato lungo la circonferenza o comunque, in prossimità della zona perimetrale.
la sfumatura invece viene osservata al centro della zona in cui si riflette la luce.
per la valutazione del colore e possibile riferisci ad una scala di colori generale.
PERLE COLTIVATE AKOYA | |
COLORI DI BASE | SUMATURE |
BIANCO | ROSA |
CREMA | VERDE |
GIALLO | |
ROSA | |
BLU |
4) Aspetto della superficie:
questo paramento viene definito senza l'ausilio di microscopi o lenti di ingrandimento, ma deve essere effettuato ad occhio nudo.
la scala dei valori da indicare è:
1 regolare
2 lievemente irregolare
3 irregolare
4 molto irregolare
questi paramenti sono utilizzati sia per valutare una singola perla che un filo di perle.
5) Lucentezza e oriente:
il temine oriente venne coniato per descrivere le perle giapponesi Akoya, per il loro aspetto particolare, soffuso e vellutato, con micro lampi di colore iridescente in movimento sulla superficie.
scientificamente l'oriente è un'insieme di effetti ottici quali: dispersione, riflessione, rifrazione, interferenza e diffusione della luce.
la scala dei valori per descrivere l'oriente è la seguente:
1 eccellente
2 buono
3 discreto
4 scarso
6) Grado di omogeneità:
il grado di omogeneità viene valutato nei fili considerando nell'insieme le perle che compongono il filo.
viene valutato con la seguente scala:
1 buono
2 discreto
3 scarso
7) Spessore della perlagione:
lo spessore della perlagione viene valutato in caso di perle forata passante o solo da un lato con l'ausilio di una lento a 10x o al microscopio, in direzione del foro. tale spessore viene valutato secondo la seguente scala:
1 spesso
2 medio
3 sottile
4 insufficiente
se la perla non è forata l'unico modo per stabilire lo spessore di perlagione è effettuare un esame radiografico o xerografico.
questo quadro generale vuole dare la possibilità a chi interessato di approfondire un tema molto ampio e decisamente interessante, sia dal punto di vista commerciale che da quello animale.
a presto con altri articoli 😉